La pubblicità responsabile? Ora la valutano i consumatori
E’ propio il momento del green marketing. Chissà quanti di voi avranno già sentito termini come “organic”, “biodegradable” “environmentally safe”, “recycled”. Parole che rimandanno ad un’idea di sostenibilità ambientale, rispetto per la salute dei
consumatori, per il pianeta, eccetera eccetera.
Ma quante di queste etichette sono realmente attinenti e quante risultano esagerte rispetto ai valori di un gruppo/prodotto/servizio? Negli U.S.A. dove il trend è già in fase avanzata una società di marketing, EnviroMedia Social Marketing, ha pensato di realizzare greenwashingIndex.com in collaborazione con la Scuola di giornalismo e comunicazione dell’Università dell’Oregon. Si tratta di un indice per valutare il livello di responsabilità sociale dei messaggi pubblicitari basati su 5 semplici criteri. Il sito lascia ai consumatori la libertà di segnalare, giudicare e commentare le pubblicità valutando il grado di “responsabilità” delle imprese e segnalando compatibilità, incompatibilità o artificiosità di tali messaggi in relazione alla sostenibilità, responsabilità, eticità dell’azienda e del prodotto/servizio offerto.
Un ottimo esercizio critico al quale sono chiamati consumatori, studenti di comunicazione e addetti ai lavori verso la formazione di una cultura del consumo consapevole e di un atteggiamento attivo dell’ utente nei confronti delle imprese.
This entry was posted on gennaio 10, 2008 at 9:48 am and is filed under comunicazione, consumi, media, social web, strumenti, studi. You can subscribe via RSS 2.0 feed to this post's comments. You can comment below, or link to this permanent URL from your own site.
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