Archive for the ‘alternative marketing’ category

L’importanza dell’ascolto per comunicare: Il caso Tiger Woods (EA Sports)

ottobre 31, 2011

Il caso è un po’ datato, ma non so quanti lo abbiano riportato nella blogosfera italiana. Comunque l’esempio in questione è da manuale e dimostra che quando c’è l’ascolto anche le critiche più dure, dei blogger/users/adopters più influenti, perdono l’effetto devastante che potrebbero generare e si convertono in buzz positivo (se la marca reagisce con tempestività e intelligenza).

Basti guardare a come la EA Sports ha “ribaltato” a proprio favore le critiche rivoltele da un utente su You Tube. Nel video, dal titolo sarcastico “walking on water” si mostra un piccolo errore di visualizzazzione (glitch) in una delle schermate del gioco Tiger Woods PGA TOUR 08.

Già, un piccolo errore, ma tanto basta per scatenare le reazioni, talvolte piccate, della community per l’accostamento (involontario) di Tiger Woods a Jesù.

La risposta di EA Sports.

In questo caso (raro per la verità), le critiche sono state affrontate dall’azienda senza alcun risentimento, anzi,  come uno stimolo a fare meglio. Lo spot  diviene quasi uno sforzo di co-creazione. La comunicazione risulta migliorata. La reputazione è salva. EA Sports ha accettato la sfida della Rete. E l’ha vinta.

Una simpatica parodia dell’episodio dal forum http://www.fark.com

Bigger than Jesus

Nasce Superflash, la versione 2.0 della banca dedicata ai giovani.

settembre 20, 2011

Una banca che ascolta, si relaziona e soprattutto da credito ai giovani.

Manifesto decisamente “user generated” per Superflash, da carta-conto a brand “ombrello” che contraddistingue servizi, iniziative speciali, sito Internet e filiali dedicate agli under 35.

Proprio venerdì sono stato invitato da Intesa-Sanpaolo all’inaugurazione della prima delle filiali Superflash.
Entrando nel flagship milanese – prossime aperture anche a Torino, Napoli, Padova, Bologna e Firenze -,
l’impatto è spiazzante, almeno per chi scrive ed è già over 35 😦

Superflash è più vicino a un multimedia store che a una banca. Più sportello di servizi, che sportello bancario. Gli ambienti propongono arredi essenziali, tecnologia di ultima generazione, indici di borsa attraverso videowall e intrattenimento radiofonico.

Ma alla fine i soldi per il mutuo e per gli studi la banca li concede davvero, e a condizioni vantaggiose, come afferma Marco Siracusano, Direttore Marketing Privati della banca.

“Non ci prefissiamo un obiettivo preciso – continua Siracusano -, vogliamo solo guadagnarci la fiducia di nuovi clienti per accompagnarli, con i nostri servizi, nel percorso di costruzione del loro futuro”. In questo quadro si capisce perchè il target giovani è strategico per il gruppo guidato da Corrado Passera, tra l’altro intervenuto nel corso dell’inaugurazione.

E per una banca che si pone come obiettivo “un nuovo modo di fare banca”, il mondo digitale riveste un ruolo cruciale per l’ascolto, la relazione e la proposta di servizi e prodotti bancari su misura per gli under 35.

Dal sito (disponibile anche per mobile e i-pad), alla fanpage Superflash su Facebook, la banca vuol favorire l’assistenza on line e l’interazione con i clienti, senza perdere di vista la relazione diretta azienda-cliente. Anche per questo chi entrerà in una delle filiali della banca, fanno sapere da Intesa Sanpaolo, troverà ad accoglierlo personale rigorosamente under 35.

Nike non conventional.

luglio 13, 2010

Quando la comunicazione è alternativa, insolita, innovativa e punta a  relazionarsi con la nicchia di innovatori/influenzatori: Nike dimostra che non convenzionale è bello e lancia un “marketing di pace”. Nike un marketing di pace? Toh, chi si rivede: un messaggio culturale.

Certo il purista storcerà il naso: qual’è l’obiettivo del messaggio? Qual’è il modello/linea di scarpe che Nike promuove per andare dappertutto?

Concetti sempre validissimi, ma qui si tratta di sintonizzarsi con le “ragioni profonde” delle nicchie ristrette di giovani comunità di consumatori, difficilmente raggiungibili attraverso i media tradizionali.

Nike non è nuova alla sperimentazione, qui sembra voler portare il running tra gli sport cool.

Cosa diavolo sono i social media?

febbraio 22, 2010

Cosa si nasconde dietro il termine ombrello di social media? Tecnologia, fenomeni sociali d’interazione e una complessa grammatica fatta di segni, parole, immagini, audio e video. Tutto questo si traduce semplicemente nell’attività principale degli utenti online.

Se Facebook fosse uno Stato avrebbe più residenti degli Stati Uniti, nel 2012 Twitter toccherà un miliardo di utenti (ed io avrò più followers :), il risultato sono milioni di conversazioni ogni giorno. Questa è la ragione per cui il Web è divenuta la principale fonte il web è divenuta la principale fonte di informazione e orientamento all’acquisto.

Chi opera nel marketing deve cambiare modo di pensare: si comunica in maniera immediata e bidirezionale , tutto è interazione e coinvolgimento (esperienziale). Per questo motivo è giunto il momento per le aziende di provare a partecipare alla conversazione. Come? Dedicando tempo e risorse alla Rete.

Aziende e social media: 4 trends per il 2010

febbraio 3, 2010

L’azienda social? Un’opportunità che le aziende oramai percepiscono come determinate per rapportarsi direttamente ai propri consumatori, anche se spesso sono accomunate dalla mancanza di progettualità e di sforzi coordinati per affrontare con successo le nuove sfide.

Per una strategia di successo è essenziale identificare gli obiettivi, sviluppare un piano e solo allora scegliere gli strumenti di web marketing per raggiungerli.

Secondo Jeremiah Owyang,  Web Strategist e autore delle .ppt che posto, le aziende devono essere pronte a reagire ai rapidi cambiamenti del mercato (anticipare i bisogni dei consumatori), monitorare eventuali rischi per la brand, reagire al negative buzz da parte dei consum-attori. Delinea dunque 4 Key Trends per il 2010 basati sulla comprensione del comsumatore (consulta la presentazione) .

Vero o falso? Virale!

settembre 23, 2009

“World’s Longest Basketball Shot”. Lo avete già visto? Dal numero di visualizzazioni si direbbe di sì. Sulla scia delle 3 traverse di Ronaldino un altro viral basato sul “dubbio”. Sarà vero? Sì, no, boh. Intanto se ne parla. Chi c’è dietro l’orerazione? Ho indagato e alla fine ho trovato questi geni dudeperfect.com

L’invasione delle mamme 2.0

settembre 1, 2009

Mom's Revenge - il gioco

Mom's Revenge - il gioco

Sarà l’eta (35, quasi 36), la crisi (più poveri, più prolifici), o forse un colpo di sole (con effetto allucinazioni), che vedo intorno a me un mucchio di neo-mamme e donne in dolce attesa.

Mamme sull’orlo di una crisi di nervi? Ma neanche per sogno. Ricordate la danza haka stile All Blacks nella pubblicità di Fiat Idea? Geniale, sfatava lo stereotipo della mamma un po’ anni ’50, fianchi larghi, filo di perle al collo, amorevole e servizievole. Sì, servizievole un corno! Mom’s Revenge, l’advertgame ideato da Ninja LAB per promuovere il cuscino per l’allattamento Boppy, si diverte a demolire quello che resta dei luoghi comuni sulle mamme e lo fa con aggraziata irriverenza e della “insana” ironia pulp, perfettamente intonata al target. Giocate con www.momsrevenge.com/boppy e scoprite come si comporta una vera mamma 2.0!

Sempre in tema di mamme, quelle vere, dagli States arriva mamapedia mamapedia una community di donne che si danno reciproco sostegno scambiandosi confidenze e consigli sulla gestione del bilancio familiare e altri temi come la salute, le relazioni e via discorrendo. Tutta l’assistenza di cui hanno bisogno in questa community, che ha raggiunto 1 milione di mamme internaute.

E in Italia? Il punto di riferimento è VereMamme.it, “informazione, discussione, divertimento e soprattutto coaching: per essere, finalmente, una mamma unica ed autentica, libera dai condizionamenti e dai miti della perfezione”, si legge nel testo di presentazione. Mamme che sanno cosa vogliono, recita il payoff. In effetti si può sottoscrivere. Se è vero che l’autostima nasce dal confronto…

Marketing partecipativo

marzo 17, 2009
focus group su linkedin

focus group su linkedin

“Quale di questi Top Brand potrebbe essere più adatto per la cross-promotion di Gibson Guitars?”. Gironzolando su Linkedin mi è saltata all’occhio questa survey (vedi immagine qui al lato) condotta per la Gibson, storico marchio costruttore di chitarre e mi sono subito detto: “ma che bella idea”.  Esempio magistrale di utilizzo della Rete come Focus group.
Gli autori del poll – un’agenzia di marketing statunitense – hanno scelto come canale ideale per questo genere di iniziativa il social network dei social network professionali. Effettivamente non capita tutti i giorni di poter fare un brainstorming per una partnership di una Brand potendo contare sul consiglio di un think thank di esperti di tutto il mondo. Gratis poi… A proposito, voi a quale altra Brand associereste il nome di Gibson?

Twitter for business

febbraio 19, 2009

Sarà che quest’anno ci chiama tutti a essere più concreti o che il tempo nella mia vita è sempre meno. Fatto sta che ho iniziato a ciguettare anch’io, ma ora devo studiare. Stamane ho trovato questa ottima presentazione, dal titolo “Twitter for business”, della divisione PR di Ogilvy.

Varie le aree di interesse in chiave business individuate dall’agenzia:

– Customer Relations;
– Crisis Management;
– Corporate Reputation Management (sull’argomento c’è il post di Alessandro Cosimetti);
– Event Activation;
– Issue Advocacy;
– Product Promotion and Sales (qui dei case studies);
– Internal Communication;

Vi consiglio però di dare un’occhiata alla presentazione.

Via http://www.imli.com/
Consulta anche http://www.microblogging.it/